I poteri “magici” del fiore di Calendula … solo leggende?

Quando ti trovi in un campo di

Calendula

non puoi che abbandonarti alla gioia.  Il colore tipico del fiore, giallo intenso che s’abbraccia all’arancione, ti scalda e la sola sua vista ti fa sentire bene.

 

I petali freschi hanno un profumo delicato e pungente ed una resina “appiccicosa” che gli conferisce un sapore leggermente piccante, sapido ed amarognolo e possono essere utilizzati per preparare risotti, gustose insalate, aromatizzare il pesce, arricchire creme e salse.

In

Insalata

si possono consumare anche le foglie più tenere e fare un incredibile mix con i fiori, la rucola, qualche pezzetto di albicocca (fresca o secca) alla quale, di solito, aggiungo la Robiola di Roccaverano, fantastico formaggio che a mio avviso la completa soprattutto se abbinata ad una manciata di nocciole tostate.

 

La preparazione del

Risotto

è quella classica: si fa imbiondire una cipolla o uno scalogno e l’aglio in 3-4 cucchiai di EVO.  Si aggiunge poi il riso, lo si fa saltare velocemente. Si sfuma con del vino bianco (1/2 bicchiere). A cottura quasi ultimata si aggiunge una manciata (per 3-4 persone) di petali freschi.

 

 

Rallegrate ed insaporite i vostri piatti con questi fiori stupendi che, freschi od essiccati sono un valido surrogato dello Zafferano, che peraltro Villa Cheti produce in pistilli!

Ma la Calendula può anche essere un valido alleato della nostra salute. Infatti si può beneficiare dei molti principi attivi presenti nei suoi fiori: flavonoidi, carotenoidi (calendulina), mucillaggini, saponine, resine ed olio essenziale. E’ per questo che aiuta il benessere della pelle e dell’organismo.

Leggo nel Florario di Alfredo Cattabiani che lo sciroppo attenua i dolori delle mestruazioni, il decotto, preso regolarmente, medica efficacemente ulcere croniche e gastriti, ed è insieme stimolante e calmante, depurativo e diuretico.

Per il 

Decotto

fate bollire i fiori (40 g ca) per qualche minuto in un litro d’acqua. Potete poi filtrarlo ed anche bagnarvi delle garze che lasciate in applicazione per ca 15 minuti daranno sollievo alla vostra pelle infiammata.

Il decotto sembra anche utile per lenire le gengive infiammate.

Alcuni preferiscono il decotto per uso esterno e l’infuso per uso interno.

Per ottenere l’

Infuso

prendete un cucchiaino ca di fiori essiccati per ogni tazza d’acqua bollente (150 ml ca). Lasciate poi riposare 10-15 minuti. Utilizzate le tazze con il filtrante sono più pratiche.

Per la pelle l’

può essere un alleato importante. I carotenoidi dei fiori contribuiscono all’azione dermoprotettiva della pelle anche nei confronti delle radiazioni solari. I flavonoidi forniscono alla Calendula proprietà antinfiammatorie, lenitive e vasoprotettrici a livello del microcircolo. Le mucillaggini, principi attivi con proprietà emollienti creano un velo protettivo sulla pelle.

Recenti studi sembrano evidenziare anche la sua capacità di stimolare i processi di riparazione e rigenerazione dei tessuti, favorendo la produzione di collagene ed il ricambio cellulare.

Riduce poi arrossamenti, bruciori, pruriti, screpolature e pelle disidratata rendendola più elastica e resistente miglirandone l’irrorazione sanguigna a livello cutaneo.

Favorisce il riassorbimento di ematomi, tagli, eritemi (anche “da pannolino”) ed è anche utile nelle punture d’insetto e contro il veleno di attinie e meduse.

 

 

Le proprietà medicinali di questo fiore non dissimile come forma dalla margherita erano già conosciute dai naturalisti rinascimentali come il Mattioli.

Al primo sole del mattino il fiore arancione si apre per poi richiudersi poco prima del tramonto, i semi uncinati richiamano la forma della mezzaluna cosicché viene identificato come fiore del sole e della luna.

E per concludere questa mia piccola passione verso il magico fiore della Calendula le cui proprietà ho scoperto da poco, vi regalo virtualmente un mazzo dei suoi fiori e con esso tanta gioia!