Il cibo può farti fare scelte

Ho appreso da poco che la fotografia che ho fatto della mia crema allo zafferano con piccoli frutti o quelle più sotto dei miei ravioli al plin 

 

 

piuttosto che dell’insalata di violette 

 

 

o del risotto all’ortica

 

 

tutte da me postate sui social sono da definirsi #foodporn.

Ho visto sovente questo hashtag ed in effetti mi dava l’idea di qualcosa di “godurioso”. Beh, mi sono informata ed ho appreso che il termine sta a significare il piacere voyeristico del cibo.  Meglio definito come edonismo mentale che si nutre del piacere dell’attesa piuttosto che dell’esperienza del godimento. Il proliferare di format di cucina, di gare culinarie o di esperienze alimentari estreme è parte del food porn. La diffusione della pratica di fotografare il cibo per condividerlo sui social network è un’altra deriva del food porn.

Mi rendo conto di essere in una deriva.  Ciò che facevo innocentemente come sublimazione e dimostrazione di un mio piccolo successo culinario è già stato classificato.  Non solo, nell’ambito della classificazione, ne rappresenta una deriva.

Credo che approfondirò l’argomento.  D’altronde dal punto di vista sociologico è interessante cercare di capire come mai si fotografa, si parla molto di cibo, e lo stesso riesca a creare così tanti problemi visti i sempre più diffusi disturbi del comportamento alimentare e la sempre più diffusa immagine di salute legata all’essere “magri”.

Parla di cibo ma non mangiarlo 😈